Se la capacità del vostro bagagliaio o le barre portatutto non sono sufficienti per le vostre esigenze di trasporto, il carrello appendice o il rimorchio potrebbero essere una valida alternativa per aumentare spazio.
All’apparenza le differenze sono sottili, ma in realtà non è così, perché tra l’uno e l’altro cambiano parecchio i requisiti dell’auto a cui agganciarli, quelli del conducete e le norme di circolazione. Vediamoli insieme!
Carrello appendice
Secondo il Codice della Strada il carrello appendice è “un veicolo rimorchiato con massimo due ruote destinato al solo trasporto di attrezzi o bagagli“, che diventa a tutti gli effetti parte del veicolo a cui è agganciato.
Per questo motivo non ha un proprio libretto di circolazione nè una targa specifica, dal momento che il proprietario dovrà posizionare sulla parte posteriore con il gancio traino la ripetitrice della vettura.
Il carrello appendice non puó essere considerato come un carrello “indipendente”, anzi, può essere utilizzato esclusivamente con quella data automobile: quando questa verrà sostituita, anche l’appendice dovrà essere trascritto nella nuova carta di circolazione.
VANTAGGI
- Immatricolazione non necessaria: si puó collaudare al gancio traino
- Max. 130 Km/h di velocità
- Revisioni periodiche con l’auto
- Non è soggetto al pagamento dell’assicurazione
SVANTAGGI
- Uso esclusivo ad una sola auto
- Dimensioni limitate: massimo 2,5 metri in lughezza e 2,5m in altezza
- 600 Kg carico massimo
- Può trasportare solo bagagli e attrezzi
👉 Dai un’occhiata alle auto più capienti e spaziose sul mercato
Rimorchio
Il rimorchio, invece, viene considerato un veicolo vero e proprio rispetto al carrello appendice. Per cui disponde di una propria carta di circolazione e di una targa dedicata.
Presentandosi come un veicolo rimorchiato più completo, la sua gestione è altrettanto complessa con una lunghezza non superiore ai 12 metri assieme all’auto, una larghezza del solo rimorchio non oltre i 70 cm della motrice e un peso massimo di 750 kg (con la semplice patente B).
Inoltre, dispone di una propria carta di circolazione e di una targa dedicata, oltre all’assicurazione specifica.
Per quanto riguarda la revisione, invece, il rimorchio segue la procedura dell’auto, ma in maniera indipendente: dopo quattro anni dalla prima immatricolazione e poi ogni due.
👉 Dai un’occhiata alle auto più capienti e spaziose sul mercato
Se questo post ti ha aiutato a fare chiarezza sulla differenza e principali caratteristiche del carrello appendice e del rimorchio, non esitare a leggere il nostro blog ed iscriverti al nostro canale youtube per rimanere sempre aggiornato sul mondo dei motori.