Il mercato dell’automobile è sempre più orientato verso la vendita di veicoli green e sono sempre di più le auto elettriche che andranno ad affollare i listini dei costruttori nei prossimi anni.
In Europa nel 2020 le vendite di auto elettriche sono più che raddoppiate, passando dalle 360.164 nel 2019 a quota 745.684.
Gli annunci delle aziende seguono le richieste dei consumatori, che sembrano essere sempre più attenti all’impatto ambientale dei propri veicoli ed infatti, nelle scorse settimane molte case automobilistiche hanno annunciato che punteranno esclusivamente sulle auto elettriche entro il 2030.
Sempre nel 2020 in Italia le immatricolazioni di veicoli elettrici puri (BEV) e di quelli ibridi plug-in sono cresciute del 250% in un anno.
La crescita delle auto elettriche in Europa
Il grafico rappresenta lo studio effettuato da ACEA (European Automobile Manufactures Associatiom) sulla diffusione di auto elettriche in Europa.
Come possiamo vedere il settore elettrico (come quello ibrido) ancora non raggiunge la quota di mercato dei veicoli a benzina o diesel.
Perché?
I prezzi frenano gli acquisti
Cresce l’interesse degli italiani per le auto elettriche ed ibride, ma tra i tanti elementi che influenzano la scelta di acquisto c’è sicuramente il prezzo che rimane il fattore economico-ostacolo decisivo da superare per rendere effettiva la svolta elettrica nel nostro Paese.
Secondo una recente indagine di Areté, 6 italiani su 10 (oltre il 60%) individua nel costo elevato il principale freno all’acquisto e si dice disponibile a comprarle solo in caso di incentivi più consistenti o di una decisa riduzione del prezzo da parte dei costruttori o di un piano di finanziamento vantaggioso.
Qualche esempio: un’analisi sui prezzi delle auto nel Regno Unito evidenzia come molti veicoli elettrici costino di più rispetto alle relative auto a combustione interna: la ID.3 di Volkswagen costa circa il 16% in più di una Golf tradizionale, mentre la E-Niro di Kia il 20% in più rispetto una Niro Hybrid.
Lo studio approfondisce la conoscenza delle vetture elettriche ed ibride da parte degli italiani. Quanti ne conoscono effettivamente il funzionamento, le modalità di ricarica, le emissioni, i costi di gestione e l’autonomia? Più di 1 su 4 pensa che tutte le vetture elettrificate abbiano bisogno della spina per ricaricarsi. Su due aspetti, gli italiani sembrano avere però le idee chiare: il 70% non le ritiene “noiose da guidare” e la metà è consapevole che i costi di gestione (carburante e manutenzione) di un’auto elettrificata sono inferiori rispetto a quelli di un’auto con motore termico.
Stop ansia da ricarica!
è questo l’auspicio dei possessori di auto elettriche, i quali possono ora confidare in autonomie decisamente superiori rispetto al passato e, soprattutto, in un’infrastruttura pubblica sempre più diffusa.
Quello dei punti di ricarica è un aspetto fondamentale per la diffusione delle auto elettriche e ibride plug-in. Se fino a qualche anno fa le infrastrutture di ricarica – soprattutto quelle rapide – erano sostanzialmente un miraggio, nell’ultimo periodo sono stati fatti grandi passi avanti, sia in città, sia lungo le grandi direttrici sovranazionali. Secondo l’Eafo, l’Osservatorio europeo sulla mobilità ecologica, in Italia sono presenti almeno 16.837 punti di ricarica (uno ogni cinque vetture elettriche o ibride plug-in) sui circa 250 mila del Vecchio continente.
Guardando alla penetrazione della mobilità elettrica 2020 nei Paesi europei, intesa come binomio auto-infrastruttura (in termini di punti di ricarica pubblici e veicoli elettrici circolanti per 100.000 abitanti), lo scenario è molto disomogeneo: mentre in Norvegia è assai diffusa la mobilità elettrica, con oltre 250 punti di ricarica e 6.000 auto elettriche per 100.000 abitanti, Spagna e Italia sono fanalino di coda con 15 punti di ricarica e 100 auto. Bisogna comunque tenere presente che qualcosa si sta muovendo già da tempo nel nostro Paese per arginare il problema. Per esempio Tesla ha deciso di ampliare la rete di ricarica Supercharger in Italia, aumentando in maniera sensibile la presenza di stazioni di ricarica veloce in grado di ricaricare la batteria delle auto fino al 100% in poco tempo. Si è mossa anche Enel che ha aumentato dell’800% i punti di ricarica per vetture elettriche, sia in Italia che in Europa. Si tratta di operazioni fondamentali per favorire il passaggio a una mobilità sostenibile e permettere agli utenti di scegliere le vetture a zero emissioni senza alcun timore.
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