Sei curioso di sapere come funzionano i sensori di parcheggio di cui molte delle nostre auto a noleggio a lungo termine dispongono? Oggi ti raccontiamo tutti i segreti di questa tecnologia apparentemente così semplice, che ha rivoluzionato il modo in cui usiamo le nostre auto quando parcheggiamo.
Sensore di parcheggio per auto: cos’è?
Un sensore di parcheggio è un piccolo dispositivo che si può trovare sui paraurti del veicolo, che emette un rumore quando rileva che l’auto si sta avvicinando troppo a un ostacolo.
Si tratta di una tecnologia che torna molto utile al momento di parcheggiare, poiché avvisa il guidatore in caso ci sia un oggetto con cui rischia di scontrarsi.
Basta ascoltare i segnali acustici per capire quanto sono vicini o lontani gli ostacoli. Ma non pensare che ascolterai i “bip” tutto il tempo in cui sarai alla guida, poiché si attiva solo quando ti muovi all’indietro. Ciò accade perché il sensore di parcheggio è collegato alle luci di retromarcia, solo quando sono attive si attiva il sensore.
Come funzionano i sensori di parcheggio?
Come dicevamo, questi sensori sono collegati alle luci posteriori dell’auto, e il rumore che fanno funziona da rilevatore.
I segnali acustici sono molto caratteristici. L’indicazione avviene infatti tramite una ripetizione sempre più rapida del “bip”, un modo di comunicare molto ingegnoso e di facile comprensione. Quando il paraurti è quasi a contatto con l’ostacolo in questione, la frequenza dei bip diventa molto maggiore.
I sensori non sempre sono installati solo sul paraurti posteriore, su molti modelli sono presenti anche sulla parte anteriore del veicolo. Averli sia davanti che dietro può essere un vantaggio per evitare qualsiasi collisione su entrambi i lati e sentirsi più sicuri alla guida. In caso di marcia in avanti, di solito i sensori si attivano se si scende al di sotto di una certa velocità, seguendo la logica del parcheggio.
Ancora più interessanti e comode sono le auto in cui, su uno schermo, puoi vedere i metri esatti a cui sei dall’ostacolo in questione.
Tipi di sensori di parcheggio
Di seguito elenchiamo tutti i tipi di sensori di parcheggio attualmente disponibili sul mercato.
Ultrasuoni
La maggior parte dei sensori funziona utilizzando onde ultrasoniche, che vengono attivate a partire da 15 metri dall’ostacolo. Le onde ultrasoniche sono le stesse che utilizzano i pipistrelli durante il volo per orientarsi, con un sistema noto anche come “ecolocalizzazione”.
Le onde emesse dal dispositivo si riflettono sugli oggetti e il rimbalzo fornisce all’automobile informazioni sulla vicinanza dell’ostacolo. Grazie a ciò lì si ottiene la ripetizione sempre più rapida del suono di avviso.
I sensori a ultrasuoni hanno i loro limiti, come la difficoltà a ricevere le onde di rimbalzo quando si trovano davanti a oggetti di piccole dimensioni o nel caso siano fatti di materiali come plastica o carne. Anche lo sporco può influire sulle prestazioni di questi sensori.
Radar o sensori elettromagnetici
Un altro sistema che viene utilizzato per molti sensori di parcheggio è costituito da un campo elettromagnetico che percorre tutto il paraurti e che percepisce gli oggetti in base all’interferenza ricevuta.
Questo genere di sensori riescono a rilevare più accuratamente oggetti piccoli, anche se per parcheggiare (situazioni in cui l’oggetto più piccolo che puoi trovare è una moto o un conetto) non risultano essenziali.
Telecamere per la retromarcia
In molti sensori di parcheggio attuali è presente una piccola telecamera ad angolo nella parte posteriore dell’auto.
Con questa telecamera, parcheggiare diventa più visivo e semplice. Dal posto di guida si riesce a vedere ciò che si trova davanti alla zona posteriore della macchina e il sistema è completato da sensori sonori per rendere ancora più semplice il parcheggio.
Qual è il miglior tipo di sensore di parcheggio? Secondo noi l’ideale è averne uno ad ultrasuoni, con anche telecamera per la retromarcia. La verità è che avere un’immagine per vedere dove vai può darti molta più sicurezza quando parcheggi.
Vuoi un’auto con sensori di parcheggio?
Se desideri un’automobile con sensori di parcheggio, puoi chiedere al tuo tecnico di installarli sulla tua macchina. Se stai pensando di cambiare auto, ti consigliamo di scoprire le auto che abbiamo per te su Swipcar.
Sì, nella vasta gamma di auto che offriamo per il noleggio a lungo termine disponiamo anche di modelli con sensori di parcheggio di alta qualità. Prova la Fiat 500 o la Ford Puma.
Siamo sicuri che ti garantiranno un’ottima esperienza di guida, soprattutto perché molti conducenti sentono di avere bisogno di un certo tipo di sicurezza durante il parcheggio e vogliono sapere in ogni momento quanto sono lontani dagli altri veicoli.
Ci auguriamo che questo articolo ti abbia aiutato a capire come funzionano i sensori di parcheggio; se vuoi conoscere altri ADAS (Advanced Driver Assistance Systems), ossia sistemi avanzati di guida assistita, ti invitiamo a leggere il nostro post dedicato.
Se non hai mai provato l’esperienza di parcheggiare una macchina aiutato da sensori di parcheggio con diverse delle nostre automobili a noleggio potrai farlo, cosa aspetti ad approfittare di una delle offerte attuali?
Belén Maviglia