Sai cosa sono le batterie al grafene? Potrebbero rivoluzionare l’autonomia di qualsiasi auto ibrida o elettrica! Oggi a Swipcar ti spieghiamo tutto ciò che devi sapere al riguardo.
Batteria al grafene come funziona
Il grafene è un componente superconduttore elettrico che ha pochissima resistenza al passaggio dell’elettricità. Si stanno iniziando a realizzare esperimenti con esso al fine di creare batterie con un tempo di utilizzo più lungo (fino a 3 volte quelle che usiamo ora) e una ricarica più breve (fino a 60 volte più rapida), tutti vantaggi per l’utilizzo di qualsiasi elettrodomestico.
Nel seguente video (in inglese) dell’Università di Manchester vengono illustrate alcune informazioni aggiuntive:
È più che probabile che nel prossimo futuro, intorno al 2024, inizieremo a utilizzare batterie composte da grafene o con combinazioni di questo materiale insieme al litio. Ciò, ovviamente, influenzerà l’industria automobilistica che vedrà le sue auto aumentare drasticamente in termini di autonomia e longevità, poiché anche i cicli di ricarica miglioreranno notevolmente. Vediamo di seguito perché.
I limiti delle batterie attuali
L’innovazione che garantisce il grafene è davvero rivoluzionaria.
Finora i componenti utilizzati nelle batterie hanno opposto una certa resistenza al passaggio dell’elettricità.
Questa resistenza, che si riscontra in una quantità e qualità di collegamenti poco efficienti, ci porta a dover utilizzare cavi più larghi per far passare più amperaggio di elettricità, in modo da poter utilizzare tutta l’energia di cui abbiamo bisogno. Tutto ciò fa sì che le batterie si surriscaldino e si rovinino più velocemente, soprattutto se utilizzate al limite delle loro possibilità.
Tuttavia, la forma dei piccoli strati di grafene (spessi quanto un atomo) riduce al minimo la loro resistenza, ponendo fine a questo problema. Il gran numero di connessioni, che forma uno strato di esagoni, lo rendono un superconduttore di elettricità.
Batterie al grafene: quando la produzione?
Già oggi si pensa all’idea di unire una batteria agli ioni di litio con il grafene, per migliorarne le capacità di amperaggio, moltiplicandone l’utilità. Dal momento che questa tecnologia ha così tanti vantaggi, perché non la stiamo già utilizzando per tutti i nostri dispositivi?
Secondo i produttori, la risposta è che al momento non ci sono i mezzi necessari per produrre o utilizzare questo tipo di batteria. Si pensa inoltre che per ora possiamo continuare a utilizzare le batterie al litio, anche se dovremo passare al grafene quando ne avremo bisogno.
In altre parole, il limite principale è tecnologico, quindi è questione di tempo prima che inizino ad essere prodotte e utilizzate.
Un futuro con batterie al grafene è più vicino di quanto possa sembrare. Dal 2020 esistono aziende che si dedicano allo sviluppo di questo tipo di tecnologia per le batterie, come Elecjet o G-Pro, che già combinano il grafene all’interno delle loro batterie al litio per migliorarne la funzionalità.
Non molto tempo fa inoltre, a causa della riduzione dell’inquinamento che potrebbe comportare questa nuova tecnologia, si è iniziato a investire di più nella ricerca sullo sviluppo di batterie per la possibilità di produrre auto elettriche al grafene.
L’Australian Graphene Manufacturing Group, l’Università del Queensland e UniQuest hanno cominciato a fare ricerca sull’uso di batterie agli ioni di alluminio al grafene e affermano che le voci su questo materiale sono vere. Come anticipavamo all’inizio di questo articolo, queste batterie raggiungerebbero i 3000 cicli di carica, ricariche che sarebbero 60 volte più veloci e la cui energia fornirebbe un’autonomia fino a 3 volte maggiore di quella a cui siamo abituati.
Secondo gli esperti le prime batterie al grafene potrebbero essere disponibili nel 2024.
Prime auto con batterie al grafene
Come puoi immaginare, ci sono già gruppi automobilistici come GAC che pensano al futuro e cercano di ritagliarsi una nicchia come pionieri.
A quanto pare la prima auto con batterie al grafene ha già un nome: GAC Aion V, un SUV elettrico che sarà tra i primi a mettere alla prova questa tecnologia. Sarà in grado di caricarsi dallo 0% all’80% in 8 minuti e raggiungere un’autonomia di 1.000 km. Tuttavia, queste sono ancora affermazioni basate sui test del produttore, quindi dovremo vedere come si comporta questa vettura in piena azione o se ha difetti.
In base alla nostra esperienza sappiamo che questo tipo di iniziative tendono a richiedere delle tempistiche un po’ più lunghe per arrivare sul mercato. All’inizio ci saranno dei problemi e dovremo aggiustare le vetture per ottenere i risultati desiderati.
Quel che è certo è che questa tecnologia non tarderà ad arrivare. Se sei impaziente di iniziare da subito a goderti le auto con le ultime tecnologie, puoi sempre vendere la tua vecchia auto e goderti il nostro noleggio a lungo termine. Dovrai preoccuparti solo di pagare un canone mensile fisso e di guidare, il resto sarà tutto incluso (assicurazione, riparazioni, revisioni annuali, pronto intervento, ecc.).
Belén Maviglia